Zona San Pietro, emblema delle periferie sempre più abbandonate

Un quartiere suburbano dove politici e amministratori si fanno vedere solo in occasione delle elezioni amministrative

“Cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa”. E’ la risposta che ci ha fornito un residente: il primo che abbiamo incontrato in via San Pietro, durante il nostro excursus nelle periferie abbandonate e al quale abbiamo chiesto se con la nuova amministrazione fosse cambiato qualcosa dalle sue parti. Per avere, poi, un quadro più chiaro della situazione ci siamo fatti un giro in lungo e in largo ed abbiamo realizzato il documento fotografico sotto riportato.

 
Via del Pino

Via Calamandrei

Via Marzabotto


 Che fine ha fatto il Comitato di quartiere costituitosi ai tempi del Commissario straordinario il cui scopo era quello di essere una spina nel fianco degli amministratori con l’obiettivo di risolvere gli atavici problemi della zona? Li ripetiamo: viabilità, sversamenti incontrollati dei rifiuti di ogni genere, mancanza di illuminazione, isola ecologica, risanamento Vallone Fossa del Carmine, eccetera. Recentemente sono stati spesi circa 25mila euro per i lavori di allargamento (così è scritto sull’atto dirigenziale) di via San Pietro angolo via Marchesi. Dove starebbe quest’allargamento?
Adesso si spera che i veri lavori di riqualificazione (da anni annunciati) di via San Pietro fino all’isola ecologica, inizino quanto prima. Nel piano triennale delle opere pubbliche targato Granata erano previsti nel 2012, per una spesa di 762mila548,22 euro; da Salatiello sono stati spostati prima al 2015 (piano triennale 2014-2016) poi nel 2016, come risulta dall’ultimo piano triennale dei lavori pubblici. 


Vallone Fossa del Carmine nei pressi della Masseria Chiavettieri

Imbocco Via San Pietro

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