Con “Anima e Cuore” donato un defibrillatore alla Chiesa di don Ciro

La cerimonia di consegna dell’importante apparecchiatura elettromedicale si è svolta sabato 20 dicembre nell’aula consiliare
       Da sinistra verso destra: Edoardo Ferrillo, Angelo Di Gioia, Sergio Petti, Francesco Ferrillo

Se il Comune di Calvizzano ci mette” Anima e cuore”  per la salvaguardia della salute dei propri cittadini, il resto lo fanno EMD 118, la divisione medicale di Echoes srl specializzata in primo soccorso e cardio-protezione e la  MediFer, azienda calvizzanese venditrice di prodotti elettromedicali (tra cui il defibrillatore Heartsine) che collabora con EMD 118.
Al convegno, patrocinato dal Comune di Calvizzano, che si è svolto sabato 20 dicembre nell’aula consiliare, hanno preso parte il sindaco, alcuni rappresentanti dell’amministrazione, il parroco di Calvizzano, don Ciro Tufo, Edoardo e Francesco Ferrillo, proprietari della MediFer di via Eduardo De Filippo 11, Sergio Petti, responsabile di EMD 118, l’azienda fiorentina (Borgo San Lorenzo) che ha donato alla chiesa il defibrillatore Heartsine samaritan PAD 350P .
La ciliegina sulla torta è stata la presenza del provetto cardiologo Angelo di Gioia dell’ospedale di Giugliano, che ha delucidato in maniera semplice, ai numerosi presenti, i meccanismi fisiopatologici della fibrillazione e l’importanza di un’apparecchiatura salvavita come il defibrillatore. Di Gioia, probabilmente, curerà anche la formazione del personale abilitato all’uso del defibrillatore in custodia alla Chiesa. I fratelli Ferrillo si sono soffermati sul funzionamento e sulla facilità di impiego dei defibrillatori Heartsine. Petti, invece, ha dimostrato praticamente l’utilizzo del defibrillatore quale strumento salvavita.
Ricordiamo che secondo le statistiche riguardanti i casi di arresto cardiaco, circa il 75% delle persone colpite potrebbe avere salva la vita se si intervenisse con un defibrillatore. A fronte di tale statistica e nell’ottica di abbattere il numero di decessi, il governo si è mosso per regolamentare la dotazione di dispositivi DAE (defibrillatore automatico esterno). Il decreto Balduzzi stabilisce l’obbligo per i centri sportivi, anche non agonistici (quest’ultimi avranno tempo fino a tutto il 2015 per adeguarsi alla normativa) di munirsi di defibrillatori e di formare il personale al loro utilizzo.



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